Cercano il boss latitante e trovano un museo: assolta
La polizia trovò reperti archeologici a casa della sorella di Zagaria
Cercavano la primula rossa Michele Zagaria ovunque e la casa della sorella del boss dei Casalesi, Gesualda, era uno dei luoghi particolarmente attenzionati dalle forze dell'ordine. Ma quando gli agenti della squadra mobile di Caserta fecero irruzione nella sua casa di via don Salvatore Vitale a San Cipriano d'Aversa di certo non credevano di ritrovarci una sorta di museo.
E' stata assolta Gesualda Zagaria, finita sotto processo con l'accusa di possedere reperti archeologici, in particolare vasi e vasetti, violando così la specifica normativa. La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio dal giudice monocratico Sellitto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Il pm aveva invocato 1 anno di reclusione per Gesualda Zagaria ma i giudici, accogliendo le tesi dei difensori, gli avvocati Angelo Raucci e Rosario Avenia, l'hanno assolta.