Otto condanne e 6 richieste di prescrizione, con l'esclusione dell'aggravante della finalità mafiosa, in particolare per l'aver agevolato il clan Belforte. Sono quelle invocate dal pm Luigi Landolfi nel corso della sua requisitoria nel processo sulle infiltrazioni nella realizzazione del plesso residenziale "Centro Direzionale Vanvitelli" di Marcianise.

Il pubblico ministero Luigi Landolfi ha invocato: 8 anni per Gennaro Buonanno; 2 anni per i fratelli Bruno e Claudio Buttone, entrambi collaboratori di giustizia; 12 anni per Luca Di Fuccia; 8 anni per Luigi Franzese; 8 anni per l'imprenditore Angelo Grillo; 12 anni per Pasquale Lombardo, 6 anni per Delia Di Paola.

Sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, con esclusione dell'aggravante della finalità mafiosa, nei confronti di Augusto Di Pascale, Angelo Piccolo, Francesco Picone, Fabio Raucci, del dirigente comunale Fulvio Tartaglione e di Sandra Tassieri.

Si torna in aula fra poco meno di due settimane per l'avvio delle arringhe dei difensori. La sentenza è prevista per fine mese. Nel collegio difensivo sono impegnati, fra gli altri, gli avvocati Mariano Omarto, Goffredo Grasso, Antonello Fabrocile, Luca Viggiano, Umberto Elia, Gabriele Amodio, Giuseppe Foglia, Massimo Trigari, Angelo Raucci e Giuseppe Stellato.

Secondo l'antimafia il clan Belforte avrebbe investito ingenti somme di denaro, riciclando massicce risorse finanziarie frutto delle sue attività criminali. Ad elementi vicini al clan, infatti, sarebbe riconducibile il complesso residenziale "Centro Direzionale Vanvitelli", che sarebbe stato finanziato, inizialmente, direttamente dai capi del clan attraverso l'acquisizione e la demolizione di una vecchia fabbrica dismessa. Su quell'area è sorto il centro costruito anche attraverso illegittime autorizzazioni concesse da tecnici e professionisti compiacenti.