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Cronaca

A Caserta altri 4 centri commerciali

Ciontoli solleva il caso: "Autorizzazioni obsolete, così si uccide lo sviluppo della città"

Quattro centri commerciali a Caserta. Sono quelli autorizzati nel 2002 con l'approvazione del Siad, lo strumento di intervento per l'apparato distributivo cittadino, vidimato dal consiglio comunale in quell'anno. Oggi, però, i tempi e le esigenze della città sono cambiati, con gli esercizi del centro storico sempre più in crisi anche per la concorrenza dei colossi della grande distribuzione organizzata, aperti successivamente alle porte del capoluogo. La questione delle autorizzazioni, però, è rimasta incredibilmente fuori dal Puc.

A lanciare l'allarme è stato il consigliere comunale Antonio Ciontoli che spiega come "alla vigilia dell'approvazione del Puc la questione non è stata ancora trattata in Consiglio Comunale, tenuto all'oscuro di queste autorizzazioni. Il Siad è stato approvato 15 anni fa ma oggi la città ha esigenze diverse, con un programma politico diverso su quella che è un'idea di sviluppo di Caserta. Oggi il piccolo commercio rischia di essere azzerato. Ho informato il sindaco e confido in una sua pronta informativa al consiglio e alla città. Questo modello di sviluppo uccide ogni prospettiva e capacità di resistenza".

I quattro centri sono stati autorizzati tutti per la zona est, tra via Borsellino, la zona di Parco degli Aranci e l'area del Policlinico. Il "Puc - conclude Ciontoli - dovrebbe fare profezia per almeno 40 anni in termini di cubature ma soprattutto di dinamiche attive e positive, di dimensioni della città, di standard di vivibilità, sul miglioramento della qualità della vita in termini di servizi alla persona, trasporti, verde. Un tema troppo vasto per essere anticipato e precorso da autorizzazioni fondate su piani datati ed obsoleti".

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