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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mondragone

Cellulare in pegno per pagare la cocaina: "Ti uccido femmina e buona"

Il retroscena dell'inchiesta sullo spaccio di droga del litorale: "Ha detto che mi avrebbe sparato"

Non solo le minacce ma anche un I-Phone come 'pegno' per l'acquisto di droga. E' quanto emerge dall'inchiesta dei carabinieri di Sessa Aurunca che ha portato all'arresto di 12 persone accusate di spaccio di stupefacenti nell'area del litorale. 

A riferirlo agli inquirenti è stata una donna che avrebbe subito le minacce da parte di Valentino Fiorillo, ritenuto insieme con Gennaro Cascarino tra i promotori dell'associazione. La donna acquistava stupefacenti dal gruppo ma in seguito ad un dissapore con uno dei pusher, per la quantità di cocaina ricevuta, sarebbe stata minacciata da Fiorillo per essersi rivolta ad uno spacciatore concorrente, "Alfredo ai palazzi". E la reazione di Fiorillo è furiosa: "se non vieni da me non vai da nessuna parte vado a parlare anche con Alfredo... tu da Alfredo non ci vai più". 

"Tu vuoi farmi perdere gente a me, tu mi devi chiamare sempre a me, non devi chiamare più a nessuno, tu vieni sempre da me perché se io ti vedo andare là ti spezzo", la minaccia. Ma è dal commento successivo che emerge la circostanza dell'I-Phone. "Mi diede l'Iphone usato e non mi vuoi dare più i soldi, io ti uccido proprio, femmina e buona".

La donna, nel riferire l'episodio agli inquirenti della Dda, ha ribadito come "Lui (Fiorillo nda) venne un paio di volte a minacciarmi ed una volta ed una volta mi disse anche che mi avrebbe sparato. Quando venne a casa mi spaventai in quanto mi venne a citofonare a casa e mi fece scendere in strada, umiliandomi davanti a sua moglie ed a sua figlia, dandomi della drogata. In una circostanza non avendo soldi per pagare lo stupefacente che mi occorreva diedi in pegno un telefonino cellulare per un corrispettivo di 40 euro, in cambio di due dosi di cocaina. Non ho mai riscattato il cellulare che diedi in pegno". 

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