rotate-mobile
Cronaca Castel Volturno

“E’ stato vicino ai Casalesi”. No dei giudici al ‘premio’ per l’uomo delle auto di lusso

E’ stato condannato a 3 anni, respinta la richiesta di prova ai servizi sociali

Il fatto che le indagini della polizia lo abbiano portato ad essere collegati ad ambienti vicini al clan dei Casalesi, seppur la sentenza abbia escluso l’aggravante, basta per lasciare quantomeno un dubbio sulla sua effettiva “riabilitazione”. Per questo motivo i giudici della Cassazione hanno respinto il ricorso presentato dal 41enne L.F., nato a Santa Maria Capua Vetere ma residente a Castel Volturno, condannato a tre anni di carcere perché facente parte di un’associazione che ‘ripuliva’ le auto di lusso rubate in Italia, portandole in Germania per la ‘ripunzonatura’ prima di essere redimesse sul mercato italiano. L’avvocato dell’imputato aveva richiesto l’affidamento ai servizi sociali che però era stata negata dal tribunale di sorveglianza di Napoli. Per questo motivo la causa è arrivata in Cassazione ma il risultato non è stato diverso. 

“L’imputato - scrivono gli ermellini nelle motivazioni - sta espiando una pena per un reato di particolare gravità, quale quello associativo punito dall'art. 416 cod. pen., è stato di recente sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e, secondo le informazioni di Polizia acquisite, è collegato alla pericolosa associazione criminale dei Casalesi, sicché appare logicamente giustificata la prudenza espressa dal Tribunale di sorveglianza, il quale ha ritenuto opportuno, prima di ammettere il ricorrente a misure alternative che consentono ampi spazi di libertà, compiere i suddetti approfondimenti sull'effettivo inizio di un processo di revisione critica delle passate scelte di vita e sperimentare previamente benefici più contenutivi”. Per questo motivo il ricorso è stato ritenuto inammissibile e respinto. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“E’ stato vicino ai Casalesi”. No dei giudici al ‘premio’ per l’uomo delle auto di lusso

CasertaNews è in caricamento