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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Ragazze sfruttate nelle case del sesso, 5 condanne

Due anni alle maitresse e 1 anno e 4 mesi ai complici. Le giovani sudamericane pagavano 300 euro a settimana per prostituirsi

Condannate a due anni di reclusione le promotrici brasiliane e ad un anno e quattro mesi i due partecipi di un sistema criminale dedito allo sfruttamento ed il favoreggiamento della prostituzione in due appartamenti tra Santa Maria Capua Vetere e Curti.

La Seconda Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in composizione collegiale presieduta dal giudice Loredana Di Girolamo, ha inflitto 2 anni di reclusione, oltre una multa di 260mila euro, per Maria De Oliveira Celineuda, De Chuna Rosa Glaucia Aline e Cristiane Ferreira, tutte brasiliane. Un anno e 4 mesi, invece, sono stati inflitti a Antonio Di Nisio, 35enne casertano, e Domenico Iannucci, 42enne di Bellona, ai quali è stata anche applicata una multa di 172mila euro.

Secondo l'accusa i 5 avrebbero stretto un sodalizio per sfruttare il corpo di 5 giovani donne sudamericane, che si prostituivano in appartamenti, fittati allo scopo e sublocati alle lucciole per somme tra i 200 ed i 300 euro a settimane, tra Santa Maria Capua Vetere e Curti.

All'interno dell'organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione i ruoli erano ben definiti. Celineuda Maria De Oliveira e De Chuna Rosa Glaucia Alina agivano quali promotrici ed organizzatrici dell'associazione con il compito di organizzare l'arrivo in Italia delle giovani brasiliane da indurre al meretricio, sublocando alle stesse previo versamento di somme settimanali che andavano dai 200 ai 300 euro gli immobili ubicati a Santa Maria Capua Vetere in via Perlasca ed a Curti in via Garibaldi. Tali luoghi erano stati deputati con il placito consenso dei proprietari allo svolgimento dell'attività di meretricio.

Le due maitresse garantivano il trasporto delle giovani dall'aeroporto e dalle varie stazioni ferroviarie fino all'arrivo nelle 'sedi lavorative' loro destinate avendo premura di riscuotere il corrispettivo di locazione settimanale. Cristiane Ferreira aveva il ruolo di partecipe dell'associazione con il compito di curare sul sito Bakekaincontri.it la pubblicazione delle inserzioni pubblicitarie aventi ad oggetto l'offerta di prestazioni sessuali delle 5 neo prostitute brasiliane. Antonio Di Nisio e Domenico Iannucci avevano il ruolo di partecipi al vincolo associativo con il compito di prelevare le ragazze al momento del loro arrivo in Italia, accompagnarle negli appartamenti dedicati, assicurare la loro permanenza in tali luoghi in maniera più che soddisfacente, provvedendo al vitto e avendo cura di assicurare che il versamento della somma mensile alle due maitresse venisse effettuato mediante canali quali Western Union, postepay o contanti.

Il giro d'affari venne scoperto nell'ottobre del 2013 e per il pubblico ministero Antonella Cantiello del Tribunale di Santa Maria l'impianto accusatorio a carico dei partecipi di tale sistema volto a meretricio fu ben chiaro. Dopo 8 anni sono giunte le condanne per il reato riqualificato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Enzo Spina e Gianluca Casella.

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