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Cronaca Casal di Principe

Casalesi in Veneto, galassia di società fittizie: 2000 calendari di Padre Pio per eludere i controlli

I finanzieri mettono nel mirino la Gsi e la Enjoy: "Donadio era il socio occulto"

Luciano Donadio, il capo della cellula del clan dei Casalesi ad Eraclea, era il socio occulto di alcune società con le quali poteva gestire il business delle false fatture e delle assunzioni fittizie per truffare banche ed enti pubblici. Lo hanno riferito i finanzieri nel corso del processo celebrato dinanzi al giudice Manduzio nell'aula bunker del tribunale della Serenissima. 

Un vero e proprio focus sulla Gsi e sulla Enjoy, società quest'ultima in cui figura tra i dipendenti Raffaele Buonanno, anche lui di Casal di Principe come Donadio, ritenuto il braccio destro del presunto boss. E dall'informativa degli inquirenti emerge come proprio l'attività della Enjoy - che si occupa di stampe - fosse puramente fittizia al punto che in occasione di un controllo dell'Ispettorato del Lavoro per non far trovare i dipendenti "in ozio" viene trovato l'escamotage di stampare 2000 calendari di Padre Pio. Stesso dicasi per la Gsi utilizzata per le fatturazioni fittizie e per il rilascio di attestazioni di assunzioni per stranieri in modo da garantire loro i benefici previdenziali come la disoccupazione.

Ma non solo. Nel mirino dei finanzieri anche gli immobili intestati fittiziamente a terzi per evitare che venissero sequestrati dall'autorità giudiziaria come un appartamento ad Eraclea intestato al coindagato Antonio Cugno ed una casa a Casal di Principe, in via Galilei. Si torna in aula fra pochi giorni quando saranno ascoltati i dipendenti delle banche entrati in contatto con la 'galassia' imprenditoriale di Donadio. 

Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Brollo, Stellato, Antonio Forza, Stefania Pattarello e Gentilini.

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