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Cronaca Casal di Principe

Tre super pentiti testimoni nel processo alla cellula del clan

I difensori degli imputati chiamano sul banco dei testimoni Nicola Schiavone, Mario Iavarazzo e Raffaele Bidognetti

Tre super pentiti del clan dei Casalesi chiamati a testimoniare dalle difese. E' stata questa la richiesta formulata dai difensori degli imputati del maxi processo alla presunta cellula del sodalizio di Casal di Principe trapiantata in Veneto, in particolare nella zona di Eraclea. 

Con l'esame di Luciano Donadio, il presunto boss del gruppo del Nord Est, si è conclusa la parte processuale dedicata ai testimoni d'accusa. Donadio in tre udienze cariche di tensione ha di fatto respinto tutte le accuse mosse nei suoi confronti, dall'usura alle estorsioni fino al possesso di armi: "Sono solo armi chiacchierate", ha detto alla corte presieduta dal giudice Roberto Manduzio del tribunale della Serenissima.

Ed ora alla prossima udienza cominceranno le escussioni dei testi a discarico. Nell'elenco depositato dalle difese figurano, tra gli altri, elementi di spicco del clan dei Casalesi tra cui il figlio di Sandokan Nicola Schiavone, Mario Iavarazzo e Raffaele Bidognetti, alias 'o puffo figlio del capoclan Cicciotto 'e Mezzanotte. Tre super pentiti che sono a conoscenza delle dinamiche del clan e che potrebbero chiarire il contributo fornito dal gruppo veneto guidato da Donadio alla cassa comune di Casal di Principe. Insomma, la circostanza che quella di Eraclea sia una costola del clan dei Casalesi - come confermato dai giudici anche nel processo d'Appello a carico degli imputati che hanno proceduto con abbreviato - o un gruppo "autonomo" sembra essere tutt'altro che scontata. 

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Giuseppe Brollo, Giuseppe Stellato, Alberini, Gentilini, Antonio Sforza, Emanuele Fragrasso, Porta e Stefania Pattarello.

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