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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lusciano

Casalesi nell'area Pip, nuovo cambio del giudice

Il processo assegnato al collegio presieduto da Caparco per l'eccessivo carico di lavoro di quello giudicante

Cambia ancora una volta il collegio giudicante nel processo sulle presunte infiltrazioni del clan dei Casalesi nell'area Pip di Lusciano. E' quanto accaduto durante l'ultima udienza, durante la quale era prevista l'escussione del collaboratore di giustizia Di Caterino.

Il processo è stato riassegnato al collegio presieduto dal giudice Giovanni Caparco, dopo essere transitato già per i collegi presieduti dai giudici Guglielmo, Donatiello e in ultimo Ciocia. Proprio l'eccessivo carico di lavoro per il collegio avrebbe fatto propendere la presidenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere alla riassegnazione del fascicolo. Si torna in aula a fine ottobre. 

L'inchiesta ha coinvolto Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli del parlamentare Luigi Cesaro (non indagato), l'ex consigliere regionale Nicola Ferraro, l'ex sindaco di Lusciano Isidoro Verolla, Francesco Pezzella, Vincenzo Salernitano, Nicola Mottola, Francesco Pirozzi ed Immacolata Verde. Secondo l'accusa, a Lusciano era prevista una spartizione degli utili e dei capannoni, che si dovevano realizzare attraverso la ditta di Cesaro sponsorizzata dal clan Bidognetti presso il Comune.

I fratelli Cesaro devono rispondere dell’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e per aver "pilotato" la gara d’appalto per la costruzione di alcune strutture nell’ex zona Pip a Lusciano. Per tutti gli imputati è già decaduta l’accusa di concorrenza illecita e turbativa d’asta per l’appalto della costruzione di piscine termali. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Mario Griffo, Giovanni Cantelli, Giuseppe Stellato e Paolo Caterino. 
 

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