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Cronaca Casal di Principe

Sesso e soldi in cambio di protezione: la nuova strategia dei Casalesi

Il racket ad un night club ed il controllo sul territorio: "A Mallardo gli stacco la barba"

Non solo i soldi ma anche rapporti sessuali. Erano queste le vessazioni subite dai proprietari di un night club di Giugliano in Campania da parte degli affiliati alla "Nuova Gerarchia dei Casalesi".

I soldi

Gli imprenditori del night sono stati costretti a versare la somma di 500 euro con cadenza mensile agli esattori del clan. Circostanze confermate sia dalle vittime che dalle intercettazioni che hanno portato all'arresto delle nuove leve della fazione Bidognetti che volevano imporre la propria egemonia anche a Giugliano, in una zona dove il clan egemone è quello dei Mallardo. Ma Massimo Perrone non ne voleva sapere e ribadisce ai commercianti. "Se vengono questi qua ... questa spazzatura di Giugliano - dice Perrone ad una delle vittime al telefono - Gli devi dire qua non scherziamo. Digli ha detto prende a Mallardo e gli scippa (stacca nda) la barba hai capito?". Insomma erano loro la nuova forza camorristica sul territorio ed era a loro che bisognava versare il racket.

Il sesso

Ma gli esattori della banda non erano interssati solo ai soldi. In un'altra intercettazione in auto Luigi Moschino e Vittorio Giarnieri si stanno recando al night per consumare anche un rapporto sessuale e sono pronti a picchiare il titolare in caso di diniego. "Se quello non ci fa scopare lo dobbiamo picchiare", dice Giarnieri al suo interlocutore. Cosa ribadita anche da Moschino: "allora facciamo una cosa andiamo se non ci fa scopare, quando lui ci deve dare i soldi lo picchiamo un'altra volta". Il piano è quello di presentare la richiesta di sesso come regalo di compleanno di uno dei tre esattori (c'è anche Emanuele Gatto). L'imprenditore si rifiuta di pagare chiedendo la possibilità di versare il pizzo dopo qualche giorno. E proprio Gatto accusa Moschino che tale situazione è la conseguenza del rapporto confidenziale instauratosi con il titolare del locale, nonché per via degli atti sessuali consumati all'interno del club, non sono nella condizione di imporsi e pretendere, senza ulteriori deroghe, la dazione di denaro.

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