Estorsione al supermercato "per gli amici di Casale", invocate due condanne
Il pubblico ministero chiede l’assoluzione per altri 8 per il pizzo da 20mila euro al ristorante
Due richieste di condanna ed otto di assoluzione. Questa in sintesi la requisitoria del pm della Dda nel processo per due richieste estorsive ai danni di imprenditori realizzate con la forza di intimidazione del clan dei Casalesi.
Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 5 anni e 6 mesi per Mirco Monaco e Giovanna Talamo accusati di un'estorsione ai danni di un supermercato di Teverola. Secondo quanto ricostruito avrebbero avvicinato il titolare insieme ad una terza persona - già giudicata in abbreviato - chiedendogli denaro "per conto degli amici di Casale" prelevando così prodotti per la casa e generi alimentari per circa 300 euro.
Il pm ha poi chiesto l'assoluzione per altri otto imputati: Domenico Maiello, Antonio Baldascini, Davide Barbato, Francesco Barbato, Giuseppe Corvino, Umberto Maiello, Gaetano Tramontano e Rosario Marrone. Per tutti l'accusa era quella di un'estorsione da 20-30mila euro ai danni di un ristorante a Giugliano in Campania.
Nel corso dell'udienza ci sono state anche le arringhe dei difensori: Fabio Della Corte, Ilaria Sacco, Salvatore Capasso, Mirella Baldascino, Antonello Fabrocile e Dario Procentese. Nella prossima udienza, fissata a metà luglio, prenderanno la parola gli avvocati Carlo De Stavola e Mario Sciarretta. Poi i giudici potranno ritirarsi in camera di consiglio per il verdetto.