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Cronaca Casal di Principe

Soldi dei Casalesi, annullata la confisca di una villa da 600mila euro

La Corte d'Appello restituisce l'immobile a Luigi Di Sarno. Per gli inquirenti riciclava il denaro del clan

Revocata la confisca della villa per Luigi Di Sarno, detto 'o biond, 51enne di San Cipriano D'Aversa accusato di riciclare i soldi del clan dei Casalesi, fazione Schiavone, facendo investimenti immobiliari anche al Nord Italia e nel Lazio.

La Prima Sezione della Corte di Appello di Napoli, in sede di rinvio dalla Cassazione, ha accolto l'istanza presentata dall'avvocato Ferdinando Letizia in merito alla revoca della confisca di un immobile sito a Casal di Principe del valore di circa 600.000 euro. Luigi Di Sarno finì in manette insieme ad altre 10 persone tra cui i fratelli Di Puorto, famiglia vicina al clan dei Casalesi che gestiva le casse del clan Schiavone nel Nord Italia, nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Dda di Napoli nel dicembre 2014 sul riciclaggio del denaro della camorra tra l'Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio e la Campania partita col blitz della guardia di finanza di Pisa che portò ad un sequestro di circa 10 milioni di euro tra beni immobili, auto di lusso, terreni dislocati a Casal di Principe e San Cipriano D'Aversa, conti correnti e titoli nonché quote societarie come il 51% del capitale della società 'Roma Case'.

Luigi Di Sarno era il titolare della ditta 'Sara Costruzioni' di San Cipriano D'Aversa e considerato anello di congiunzione con i Di Puorto giacché alcuni membri della famiglia alle dipendenze degli Schiavone erano soci occulti dell'azienda edile sanciprianese. I capitali criminali venivano quindi impiegati nell'edilizia in Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania ed una volta ripuliti ritornavano al Sud pronti per esser reimpiegati in altri affari o talvolta servivano per 'stipendiare' molti detenuti eccellenti ristretti al 41 bis. 

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