Confermata la casa lavoro per il ras dei Casalesi

Confermata la misura di sicurezza della casa lavoro per Nicola Di Martino, 52 anni ritenuto affiliato al clan dei Casalesi. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso sul provvedimento con cui il tribunale di sorveglianza di Lecce aveva confermato la misura disposta dal magistrato di sorveglianza.

In particolare Di Martino ha evidenziato nel suo ricorso come i giudici non abbiano affrontato la questione relativa alla revoca dell'abitualità a delinquere, cioè all'essere dichiarato delinquente abituale, su cui si fondava la misura. Ma la Cassazione ha chiarito come il provvedimento di applicazione della misura della casa lavoro non fosse più sindacabile essendo, inoltre, fondato su "elementi fattuali assai significativi, quali la protrazione della partecipazione all'associazione di stampo camorristico, peraltro con un ruolo di spicco, anche durante un luogo periodo di detenzione nonostante la formale adesione al trattamento rieducativo e la denuncia per condotte penalmente rilevanti commesse, sempre in ambito carcerario, in epoca recente".