Camorra nella zona industriale, focus in aula sulla realizzazione dei capannoni
Il processo a carico del boss Bifone con l'avvocato Stabile e due imprenditori
La questione della costruzione di alcuni capannoni al centro del processo a carico del boss di Portico Antonio Bifone, l’avvocato di Aversa Giuseppe Stabile e due imprenditori, Antonio D’Amico e Pietro Vaiano, sotto indagine per il reato di associazione a delinquere di stampo camorristico.
Nel corso dell'udienza celebrata dinanzi alla terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (presidente Giuseppe Meccariello) è iniziata l'escussione dei testimoni della difesa. Ben 5 quelli ascoltati in tribunale intervenuti per descrivere le modalità di affidamento della commessa per la realizzazione dei capannoni nella zona industriale a Portico di Caserta. Il processo riprenderà alla fine di luglio per proseguire con altri testimoni della difesa, almeno 9 quelli in calendario. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Mario Griffo e Raffaele Crisileo.
Secondo l’accusa, l’avvocato Stabile, attualmente detenuto nel carcere di Sassari, era il referente del clan presso degli uffici giudiziari napoletani, invece D’Amico e Vaiano erano gli imprenditori interessati alla costruzione della zona industriale del Comune di Portico su cui erano proiettati gli interessi del clan.