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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Camorra, voti comprati e droga: 12 a processo

Giudizio per Pasquale Corvino e Carbone. Il ras Capone e altri 8 scelgono l'abbreviato, 3 patteggiano la pena

Dodici rinvii a giudizio, tre richieste di patteggiamento e 9 abbreviati. Questa l'esito dell'udienza preliminare a carico di 24 persone finite nel mirino della magistratura Antimafia, a vario titolo, per scambio elettorale politico mafioso per le elezioni regionali del 2015 e spaccio di droga, reati aggravati dall'aver agevolato il clan Belforte. 

I RINVIATI A GIUDIZIO

Dovranno comparire dinanzi alla prima sezione (collegio A) del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nell'udienza fissata a settembre, Pasquale Corvino, ex vicesindaco di Caserta ed ex patron della Casertana; Pasquale Carbone, ex sindaco di San Marcellino. Per entrambi è caduto il voto di scambio politico-mafioso con la derubricazione in corruzione elettorale. Processo anche per Paolo Cinotti, 34 anni di Caserta; Agostino Capone, 51 anni di Caserta ma residente a Casagiove; Silvana D'Addio, 46 anni di Caserta; Roberto Novelli, 54 anni di Caserta; Pasquale Valerio Rivetti, 26 anni di Maddaloni; Gianfranco Rondinone, 36 anni di Caserta; Mariagrazia Semonella, 46 anni di Caserta; Alberto Francesco Spaziante, 44 anni di Caserta; Salvatore Vecchiarello, 43 anni di Caserta; Antonio Zarrillo, 52 anni di Capodrise. 

I RITI "ALTERNATIVI"

Hanno chiesto ed ottenuto il rito abbreviato Giovanni Capone, 54 anni, considerato il referente del clan Belforte sul capoluogo; Ferruccio Coppola, 31 ani di Caserta; Mario De Luca, 50 anni di Casal di Principe; Antimo Italiano, 59 anni di Caserta; Antonio Merola, 37 anni di Caserta; Vincenzo Rea, 59 anni di Caserta. Patteggiamento per Giovanni Gualtieri, 41 anni di San Nicola la Strada; Rosario Palmieri, 46 anni di Caserta; Alberto Russo, 39 anni di Caserta. Le loro sorti si discuteranno a settembre dinanzi al giudice per l'udienza preliminare Marro. 

LE ACCUSE

Le indagini hanno permesso di accertare che Giovanni Capone, all’epoca detenuto, utilizzando dei “pizzini” aveva dato precise disposizioni al fratello Agostino affinché si occupasse dell’affissione dei manifesti elettorali nella città di Caserta. Quest’ultimo, avvalendosi della collaborazione materiale di Vincenzo Rea, Antimo Italiano, Antonio Merola e Antonio Zarrillo, avrebbe imposto ai candidati di fare riferimento alla società di servizi “Clean Service”, a lui riconducibile in quanto intestata alla moglie, Maria Grazia Semonella. L'imposizione avveniva sia con intimidazioni esplicite, come captato nel corso delle intercettazioni, sia attraverso minacce rivolte ai singoli soggetti sorpresi ad affiggere i manifesti a tarda notte, sia coprendo i manifesti affissi senza ricorrere alla loro società, facendo poi arrivare il messaggio che tale inconveniente non si sarebbe verificato se si fossero rivolti alla società Clean Service.

Per quanto riguarda il voto di scambio, invece, dalle indagini è emerso come Pasquale Corvino avrebbe chiesto l’appoggio elettorale nel territorio di Caserta, promettendo a Agostino Capone e Vincenzo Rea la somma di 3.000 euro ciascuno, buoni spesa e buoni carburante, oltre ad un “regalo“ per Giovanni Capone Anche il candidato Pasquale Carbone, attraverso un intermediario, si era rivolto a Antonio Merola, affiliato al clan Belforte, fazione di Capone, per ottenere voti e, come corrispettivo, avrebbe versato la somma di 7.000 euro, in cambio di cento voti nel Comune di Caserta. A termine elezioni, Carbone otteneva nel capoluogo meno voti di quelli promessi, 87 anziché 100, motivo per il quale chiedeva la parziale restituzione della somma versata per il procacciamento dei voti.

Nel corso delle indagini sul conto di Agostino Capone, è emerso anche come lo stesso fosse coinvolto nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti su Caserta ed ambisse a divenire l’unico fornitore per gli spacciatori al dettaglio di Caserta.

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nello Sgambato, Natalino Giannotti, Gaetano Laiso, Davide De Marco, Vittorio Caterino, Roberto e Massimo Garofalo, Alessandro Diana, Michele Di Fraia, Stefano Alessandrelli, Domenico Antonucci, Giuseppe Foglia e Romolo Vignola.

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