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Cronaca Marcianise / Via Roma

"A Marcianise hanno fatto affari con la camorra, ma non io"

Nuovo post al vetriolo del sindaco contro Zinzi ed Abbate

La replica piccata del consigliere regionale di Forza Italia Gianpiero Zinzi ha scatenato l'ira social del sindaco di Marcianise Antonello Velardi. Che, dopo aver rintuzzato l'attacco con un post, è tornato a parlare di Zinzi, stavolta tirando in ballo anche l'ex candidato sindaco Dario Abbate. Oggetto del contendere il nodo relativo all'inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sulle firme false per la presentazione della lista Orgoglio Marcianise alle ultime amministrative, che sarebbe stata firmata anche da un detenuto rinchiuso in carcere in seguito ad una condanna per camorra. "

Il giovane rampollo fa riferimento a me e alla camorra - scrive Velardi-. Scrive di cose che non sa, con l'ignoranza degli approssimativi. Ora, lui di tutto può parlare fuorché di camorra. Noto che ripete a memoria ciò che dice un altro campione del pensiero politico, Dario Abbate, esponente di un'altra nota famiglia. Zinzi e Abbate che danno lezioni sulla camorra a me: c'è qualcosa che non va, mi devo preoccupare davvero. È un messaggio trasversale? O che cosa è? Ho un grande vantaggio. A Marcianise sanno chi sono io e sanno chi sono i Zinzi e gli Abbate, sanno chi di noi tre ha avuto rapporti e legami con la camorra. Lo sanno. Sanno chi ha avuto familiari in affari con la camorra, chi ha avuto familiari camorristi, chi ha avuto accanto a sé gli specchiettisti della camorra, chi ha fatto affari con la camorra, chi andava a casa dei camorristi, chi ha fatto i soldi a palate. Lo sanno tutti. Un giorno si alzerà finalmente un pentito, un pentito serio, e ci spiegherà ciò che in effetti già sappiamo e che sanno tutti. Sono in attesa, prima o poi dovrà pure accadere. Appena parla di cose di Marcianise, il giovane Zinzi pesta la merda. Tipico di chi parla di cose che non sa. Non scherzasse con il fuoco quando parla e scrive di me, si brucia le mani. E si scegliesse bene i suoi compagni di viaggio".

Ed aggiunge: "Chiudo con una considerazione finale. Scusate, ma senza la politica i Zinzi e gli Abbate che avrebbero fatto nella loro vita? Avrebbero scalato la società, con grossi vantaggi economici, o sarebbero rimasti con le pezze al culo? Mi direte perché me lo chiedo e che pertinenza ha con ciò che ho scritto. Vi rispondo subito: soltanto considerando i grandi vantaggi della politica riesco a spiegare il grande odio che questi due hanno nei miei confronti. Da quando sono sindaco, mi stanno massacrando. Da quando ho chiuso i rubinetti e ho avviato la politica della trasparenza, mi sta accadendo di tutto. Stanno nell'angolo questi signori; ed ecco il risultato. Ora sono supereccitati dalla prossima campagna elettorale, pensano di guadagnarci qualcosa. Sicuramente ci riusciranno ma Marcianise se la devono scordare. La città conosce bene le loro storie, i loro amici e le loro attività".

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