Soldi del clan reimpiegati dagli usurai: chieste 6 condanne
Il pm della Dda ha invocato pene tra i 9 ed i 2 anni per gli imputati
Sono 6 le richieste di condanna formulate dal pm della Dda Graziella Arlomede nei confronti di altrettanti imputati accusati, a vario titolo, di usura e riciclaggio, reati aggravati dal metodo mafioso.
Il pubblico ministero ha chiesto 9 anni a testa per Ferdinando Graziano, alias Nandino i Galeone, Gabriele e Luigi Brusciano (quest'ultimo accusato solo di riciclaggio); 8 anni per Gennaro Sfoco; 5 anni e 6 mesi per Onesto Iommelli; 2 anni e 6 mesi per Nicola Pezone. Si tornerà in aula a febbraio per le arringhe dei difensori e delle parti civili. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Mario Griffo, Giuseppe Stellato e Massimo D'Errico.
Secondo l'accusa gli imputati avrebbero prestato soldi ad alcuni imprenditori, costituitisi parte civile con l'avvocato Gianni Zara, con tassi di interesse tra il 5 ed il 10%. Dazioni che tra il 2004 ed il 2010 sono arrivate alla somma di 1 milione e 200mila euro di cui ne sono stati restituiti 1,7 milioni. Secondo quanto ricostruito da alcuni collaboratori di giustizia, tra cui il figlio di Sandokan Nicola Schiavone, Graziano ed i suoi sodali avrebbero reimpiegato in attività usuraie, svolte prevalentemente ad Aversa, i soldi di provenienza illecita che arrivavano dal clan dei Casalesi, in particolare dalla fazione capeggiata da Michele Zagaria.