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Cronaca Casapesenna

Camorra nei supermercati, Siciliano si difende: "Mai in società con i Capaldo"

L'imprenditore ammette solo rapporti di forniture. I nipoti del boss Zagaria si professano innocenti

"Mai stato in società con i Capaldo". Lo ha dichiarato l'imprenditore Paolo Siciliano nel corso dell'interrogatorio di garanzia celebrato, in modalità telematica, dinanzi al gip del tribunale di Napoli Leda Rossetti.

Siciliano, assistito dagli avvocati Claudio Sgambato e Federico Simoncelli, si è avvalso della facoltà di non rispondere riservandosi di sottoporsi ad interrogatorio successivamente. Il motivo di tale scelta è legato al fatto che al momento dell'arresto ha lasciato l'ordinanza di custodia cautelare a casa.

L'imprenditore, titolare dei supermercati Pellicano, ha comunque reso spontanee dichiarazioni in cui ha ribadito come il gruppo imprenditoriale di distribuzione alimentare opera da più di 40 anni e con il suo esclusivo "sudore della fronte". Siciliano ha poi spiegato di conoscere sia Filippo Capaldo (che ha anche lavorato per un periodo nel suo centro distribuzione) sia i suoi fratelli per motivi di lavoro essendo suoi fornitori ma di non essere in società con loro. 

Interrogatorio anche per i fratelli Filippo, Nicola e Francesco Mario Capaldo, nipoti del capoclan Michele Zagaria. Anche i tre fratelli, difesi dagli avvocati Giuseppe Stellato e Nando Letizia, non hanno risposto alle domande del magistrato. Tutti e tre, però, hanno reso dichiarazioni professandosi innocenti. 
 

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