Le mani di Zagaria sui supermercati: la Dda vuole l'arresto di 8 persone
Ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame di annullare l'ordinanza per i fratelli Capaldo, gli imprenditori Ottimo e Siciliano ed i faccendieri Ianniello, Di Nuzzo e Merola
La Dda chiede l'arresto bis per i fratelli Filippo, Nicola e Mario Francesco Capaldo, nipoti del capoclan Michele Zagaria, per gli imprenditori dei supermercati Paolo Siciliano ed Alfonso Ottimo e per Viola Ianniello, sua figlia Michela Di Nuzzo ed il marito di quest'ultima Giovanni Merola.
E' stata fissata per la metà di giugno l'udienza dinanzi alla Corte di Cassazione per il ricorso dell'Antimafia contro la raffica di annullamenti delle misure cautelari pronunciati dal tribunale del Riesame di Napoli. Siciliano, Ianniello, Di Nuzzo e Merola hanno presentato richiesta di celebrazione in presenza dell'udienza mentre i Capaldo ed Ottimo con contraddittorio cartolare. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Claudio Sgambato, Giuseppe Stellato e Ferdinando Letizia.
Le indagini avevano documentato la partecipazione dei Capaldo, ritenuti veri e propri soci occulti, nelle società di Ottimo e Siciliano. Le due donne, invece, da dipendenti di Siciliano avrebbero curato gli interessi dei nipoti di Zagaria nella Distribuzione Siciliano. I provvedimenti cautelari, spiccati lo scorso mese di gennaio, vennero poi annullati in sede di Riesame. Un verdetto a cui si oppone la Dda davanti alla Suprema Corte.