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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Cipriano d'Aversa

Il braccio destro dell'ex boss Iovine scarcerato con 2 anni di anticipo

Il tribunale di Sorveglianza ha disposto la scarcerazione di Cerullo

Torna libero Antonio Cerullo, alias 'o putecar, 58enne di San Cipriano d'Aversa ed ex braccio destro del boss Antonio Iovine, noto come 'o ninn'. È quanto stabilito dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli che ha accolto l'istanza del difensore di Cerullo, l'avvocato Ferdinando Letizia, disponendo la scarcerazione.

Il fedelissimo del boss dei Casalesi era stato condannato in primo grado dal Tribunale partenopeo con rito abbreviato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per estorsione aggravata dall'essere perpetrata con metodo mafioso ai danni di vari imprenditori a Viareggio nel 2010. Dopo un periodo detentivo, dall'arresto avvenuto nel 2012, Cerullo non smise il suo proposito criminale e nell'aprile 2016 venne nuovamente tratto in arresto per estorsione aggravata, commessa nel settembre 2011 ai danni di un imprenditore edile di San Cipriano d'Aversa, con una richiesta iniziale di 200.000 euro a titolo di tangente decretata direttamente da Antonio Iovine e pretesa a seguito della costruzione di un fabbricato abitativo e commerciale edificato a Teverola.

Antonio Cerullo, infatti, era il detentore di un vademecum indicante le risorse finanziarie per garantire il sostentamento della 'famiglia' tant'è che metteva a conoscenza gli affiliati al clan dei debiti di cui occorreva beneficiare da richiedere in capo agli imprenditori. Per tali vicende in continuazione con la prima sentenza di condanna del Tribunale partenopeo venne condannato ad ulteriori 6 anni e 10 mesi. A seguito del ricorso in Appello da parte del suo legale la pena detentiva si ridusse a 5 anni.

Cerullo nel corso della lunga detenzione non ha potuto beneficiare della liberazione anticipata con il relativo computo dei giorni giacché si susseguirono varie misure cautelari custodiali. Dopo svariati rigetti, il difensore di Cerullo ha presentato ricorso in Cassazione e dopo una articolata discussione i giudici di legittimità disposero l'annullamento con rinvio. Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli dopo la pronuncia della Suprema Corte ha concesso per Antonio Cerullo il computo dei giorni di liberazione anticipata pari a circa 24 mesi disponendo la scarcerazione dalla casa circondariale di Benevento dove era stato associato.

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