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Cronaca Grazzanise

Rifiuti e camorra, le accuse del pentito non bastano. Gli Orsi scagionati dal giudice

Cade l'aggravante mafiosa con dichiarazione di prescrizione dei reati anche per Papa. Si salvano anche Di Puorto e Salzano. Assolto Mone

Cade l'aggravante mafiosa per Sergio e Adolfo Orsi, fratello e nipote di Michele Orsi ucciso nel 2008 dal gruppo di fuoco di Giuseppe Setola, e per l'ex poliziotto Enzo Papa. È quanto stabilito dalla Prima Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - presieduta dal giudice Giovanni Caparco - che ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione relativamente ai reati di interposizione fittizia ed intestazione fittizia di beni di cui rispondevano gli Orsi (padre e figlio), Mona e Papa. Altresì il presidente del collegio ha dichiarato l'improcedibilità per difetto di querela provvedendo alla riqualificazione del reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni per le estorsioni in concorso contestate a carico di Ugo Di Puorto e Francesco Salzano. Assolto, invece, Antonio Mone, anche lui accusato di intestazione fittizia. Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Paolo Raimondo, Rocco Trombetti, Francesco Parente, Giuseppe Stellato.

La vicenda nasce dalle dichiarazioni di Benito Natale a seguito del suo arresto nel 2016 allorché divenne collaboratore di giustizia e raccontò degli affari della Sia Srl che si occupava di veicoli per la raccolta di rifiuti avente come amministratore l'ex poliziotto di Grazzanise Enzo Papa e come socio Antonio Mone. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nella Sia Srl di cui Benito Natale si definiva "socio occulto" sarebbero confluiti i mezzi della Flora Ambiente, società di raccolta dei rifiuta riconducibile agli Orsi.

Per la Dda, la Sia Srl serviva da schermo agli Orsi per continuare ad operare nel settore dei rifiuti ed evitare la sottoposizione a misure patrimoniali. La Sia Srl nacque nel 2006 ma dal 2008 al 2011 non dichiarava reddito fino a quando non subentrarono gli Orsi nel 2010 con i veicoli della Flora Ambiente che transitarono in blocco nella Sia Srl. Cessione quindi di un ramo di azienda, sottoscritta dinanzi ad un notaio mediante accordo tra Adolfo Orsi e Enzo Papa.

Adolfo Orsi si adopera per il recupero dei mezzi della Flora Ambiente custoditi in due depositi a Grazzanise e Falciano Del Massico. Per il recupero dei mezzi scesero in campo gli affiliati al clan dei Casalesi - fazione Schiavone - Francesco Salzano e Ugo Di Puorto che recuperarono i mezzi per la raccolta rifiuti evitando il pagamento del servizio di custodia del valore di 80.000 euro per il deposito di Falciano Del Massico e di 30.000 euro per quello di Grazzanise.

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