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Cronaca Casal di Principe

Ucciso nella faida di camorra davanti al figlio di 3 anni: due condanne

La Cassazione conferma le pene per Basco e Corvino

Due condanne definitive per l'omicidio di Antonio Diana avvenuto nel giugno del 1991. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi di Antonio Basco, di San Cipriano d'Aversa, e Romolo Corvino, di Casal di Principe, e confermato la condanna a 30 anni per entrambi pronunciata dalla Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere prima e d'Appello poi. 

Il delitto - secondo quanto ricostruito - è legato alla faida di camorra interna al clan dei Casalesi. La vittima venne uccisa in quanto ritenuto vicino ai familiari di Antonio Bardellino. Diana venne ucciso mentre si trovava con il figlio di 3 anni. A parlare dell'omicidio è stato Cipriano D'Alessandro che partecipò al delitto. Sia i giudici di prime cure sia quelli d'Appello hanno negato le circostanze attenuanti generiche sia perché hanno ritenuto la confessione resa dai due imputati "strumentale" sia per la particolare modalità realizzativa dell'agguato, avvenuto sotto gli occhi innocenti di un bambino. 

E proprio sulle circostanze attenuanti che verteva il ricorso dinanzi ai giudici di legittimità. Anche per i giudici della Cassazione la confessione non sarebbe stata dettata da effettiva resipiscenza ma da un intento utilitaristico "intervenuta dopo l'acquisizione di consistenti prove a carico". 

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