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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Trentola-Ducenta

Le chat tra ex sindaco e assessore pentito nel processo sulla camorra al Jambo

I giudici vogliono vederci chiaro anche sulle autorizzazioni e nominano un perito

Ammissione di nuove prove nel processo per le presunte infiltrazioni camorristiche nell'amministrazione comunale di Trentola Ducenta per la realizzazione del centro commerciale Jambo. E' quanto accaduto nel corso del processo in cui sono imputati l'ex primo cittadino di Trentola Ducenta Michele Griffo, il patron del centro commerciale Jambo Alessandro Falco e suo fratello Ortensio Falco e Nicola Picone.

La Prima Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta da Francesco Ciocia (a latere Eugenio Polcari e Marzia Pellegrino) ha sciolto la riserva in merito alle integrazioni probatorie richieste all'esito del dibattimento dal Sostituto Procuratore della Dda di Napoli Maurizio Giordano e dai difensori degli imputati.

In merito alle richieste formulate dal pm della Dda verrà acquisita la documentazione consistente la stampa degli screenshot del cellulare di Luigi Cassandra contenenti messaggi che proverebbero i rapporti 'ostili' tra lo stesso e l'ex primo cittadino Griffo. Respinta la richiesta di una nuova escussione dell'ex assessore 'pentito' che già ha testimoniato nel corso del processo. Quanto alle richieste avanzate nell'interesse di Griffo ha trovato accoglimento la perizia avente ad oggetto la conformità a legge e alla strumentazione urbanistica vigente nel comune di Trentola Ducenta nonché di tutti i titoli concessori o autorizzativi, i permessi a costruire, le autorizzazioni inerenti l'agibilità rilasciati con i manufatti di cui è costituito il centro commerciale Jambo la cui liceità è stata messa in discussione dal pentito Luigi Cassandra, ex assessore ai lavori pubblici dello stesso comune di Trentola Ducenta.

Tale perizia era già stata richiesta dal difensore di Griffo, l'avvocato Carlo De Stavola, per definire il processo con rito abbreviato condizionato. Il tribunale all'epoca rigettò tale condizione ritenendola non necessaria. In sede di integrazione probatoria la difesa ha richiesto al Tribunale di ammettere di nuovo perizia sui permessi a costruire, autorizzazioni e licenze la cui legittimità venne contestata all'ex primo cittadino, ritenendola ora necessaria.

Secondo la ricostruzione della Dda, il clan dei Casalesi, in particolare la fazione guidata dal boss Michele Zagaria, avrebbe messo lo zampino nella realizzazione del centro commerciale Jambo e proprio l'amministrazione comunale guidata da Griffo prima e quella successiva avrebbero favorito l'ampliamento della struttura che in pochi anni da piccolo centro commerciale divenne una delle più importanti strutture in Campania.

Si torna in aula la prima settimana di novembre per la nomina ed il conferimento dell'incarico al perito. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Paolo Trofino, Alfredo Marrandino, Alfonso Forgiuele, Domenico Cesaro, Pasquale Davide De Marco, Giuseppe Stellato.

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