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Cronaca Mondragone

Camorra, imputato lancia accuse in aula contro il pentito

Invito si difende dalle dichiarazioni di Cascarino e sulle estorsioni rivela: "Erano regali"

"Non conosco il collaboratore di giustizia Giovanni Cascarino e non so perché dice queste cose sul mio conto". Sono state queste le parole di Antonio Invito nel corso dell'udienza del processo su camorra, estorsioni e droga nell'area di Mondragone.

Alla sbarra con Invito ci sono Lucio Cinalli, Tommaso Della Valle, Maria Pagliuca, Simone Invito, Ferdinando Gallo e Cinzia Russo. Stamattina dinanzi al giudice Stravino del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Antonio Invito ha preso la parola per replicare alle accuse mosse dal collaboratore di giustizia la scorsa udienza quando Cascarino ha raccontato di aver sentito Invito parlare delle estorsioni nelle cellette all'interno del Palazzo di Giustizia.

"Le pare possibile che se avessi detto queste cose le avrei gridate o avrei parlato a bassa voce? Sul mio conto sono state dette solo bugie", ha chiosato Invito che ha parlato anche delle estorsioni ad alcuni proprietari terrieri. "Non c'è mai stata alcuna richiesta - ha spiegato l'imputato - Erano regali che ci facevano".

Circostanza, quest'ultima, emersa sempre stamane nel corso dell'escussione di un maresciallo dei carabinieri di Mondragone che ha svolto le indagini e che ha raccontato di intercettazioni ambientali tra Antonio Invito ed il figlio Emanuele Invito sulla "guardiania" di alcuni appezzamenti di terra in località San Paolo, di proprietà di persone che non erano del posto.

Secondo gli inquirenti gli Invito avrebbero chiesto denaro per "il servizio di guardiania" paventando danneggiamenti a chi non pagava. Ed in quelle intercettazioni, catturate con delle spie all'interno di una Fiat 500, si sentono padre e figlio che parlano di chi ha pagato e chi no. Le dichiarazioni rese dai titolari dei terreni, su istanza del pm della Dda D'Alessio, sono state acquisite.

Stamattina, infine, è stato conferito anche l'incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni. Il processo è stato rinviato a metà novembre.

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