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Cronaca Casapesenna

Imprenditore vicino a Zagaria, Diana il “biondo” a processo con l’abbreviato

Il gip aveva disposto il giudizio immediato ma già ha formalizzato richiesta di rito alternativo

Procederà con giudizio abbreviato l'imprenditore Giuseppe Diana, alias 'Peppe il biondo', accusato di essere un sodale del clan dei Casalesi, in particolare della fazione capeggiata da Michele Zagaria. L'udienza è in attesa di fissazione dopo che il gip del tribunale di Napoli aveva disposto per Diana il processo con immediato.

L'indagine che ha portato al suo arresto, nel novembre dell'anno scorso, ha coperto un arco temporale di 11 anni, dal 2009 al 2020. Secondo gli inquirenti della Dda, Diana, giovanissimo, entrò nel cerchio magico delle persone di stretta fiducia del boss Zagaria, all'epoca latitante.

Da 'gregario' Diana sarebbe stato protagonista di una rapida ascesa, favorita anche dal matrimonio con la figlia di Elvira Zagaria, sorella del capoclan. A quel punto si sarebbe ripulito. Costituisce un'impresa edile che rapidamente inizia a ricevere appalti in Toscana ed Emilia Romagna.

"Ripuliva i soldi del clan attraverso le attività edilizie", dicono di lui i collaboratori di giustizia. E parte di quei proventi sarebbe finito nelle casse del sodalizio. Soldi frutto di commesse anche pubbliche, come i lavori in alcune scuole, in Toscana. Ora per il biondo, difeso dall'avvocato Guido Diana, comincerà il processo.

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