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Cronaca Mondragone

Camorra, estorsioni e droga: processo bis per 15

Al via l'Appello per il gruppo Fragnoli-Gagliardi dopo le condanne in primo grado

Associazione mafiosa, detenzione e spaccio di droga, estorsioni ed armi. Queste le accuse nei confronti di 15 persone accusate, a vario titolo, di far parte del clan Fragnoli-Pagliuca Gagliardi di Mondragone per i quali, secondo quanto riferisce Cronache di Caserta, è iniziato all'inizio di aprile il processo in Appello dopo le condanne di primo grado con abbreviato.

Nel maggio dell'anno scorso il gup del tribunale di Napoli Mancino aveva condannato Vittorio Vitale a 7 anni e 6 mesi, Costantino Cardillo a 5 anni e 4 mesi; Salvatore De Crescenzo a 6 anni; Antonio Neri a 7 anni e 8 mesi; Carmine Pollio a 10 anni; Sergio Pagliuca a 7 anni; Antonietta Di Meo a 8 anni; Carlo Vento a 5 anni e 10 mesi; Marco Borrelli a 4 anni; Salvatore Sabatino a 9 anni; Mario Fragnoli a 9 anni e 10 mesi; Antonio De Lucia a 5 anni e 6 mesi; Laura Longobardi a 4 anni e 2 mesi; Agostino De Lucia a 4 anni e 6 mesi, Donato Pagliuca a 4 anni e 4 mesi. Adesso gli imputati provano a ribaltare il verdetto in appello.

I reati contestati, a vario titolo, sono associazione di tipo mafiosa, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, associazione finalizzata alle estorsioni , detenzione e porto illegale di armi da fuoco e ricettazione, tutti aggravati dal metodo mafioso. Il maxi processo è nato da due distinte attività di indagine nei confronti del sodalizio criminale. In questo provvedimento vengono contestati al gruppo 14 episodi di estorsione nei confronti di esercizi commerciali, installatori di slot machine e imprese edili del litorale. Le indagini hanno appurato che gli uomini del clan erano soliti sparare colpi d’arma da fuoco contro le saracinesche dei locali come avvertimento, ed ottenere così il pizzo utile a pagare il mantenimento ai familiari degli affiliati finiti in carcere. 

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nello Sgambato, Angelo Raucci, Nando Letizia, Gaetano Laiso, Ignazio Maiorano, Giovanni Zannini, Luigi Mordacchini e Luigi Iannettone. 

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