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Cronaca San Felice a Cancello

Camorra in Comune, gli avvocati "provano a bloccare" la Dda

Sotto processo l'ex sindaco ed il fratello del boss

Raffica di eccezioni da parte degli avvocati difensori nel processo per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa che vede imputati l’ex sindaco di San Felice a Cancello nonché consigliere regionale Pasquale De Lucia, l’ex presidente di Terra di Lavoro ed ex consigliere comunale di Castel Volturno Rita Nadia Di Giunta, Clemente Biondillo di San Felice a Cancello, Alfonso Giuseppe Di Giunta (padre di Rita) e Antonio Zagaria di Casapesenna, fratello del boss Michele. Il collegio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduto da Francesco Rugarli (a latere Riccio e Pacelli) scioglierà le riserve nella prossima udienza di febbraio. Si tratta dell'inchiesta sugli appalti conferiti dal Comune di San Felice a Cancello alle ditte del clan dei Casalesi: l’accusa è di corruzione aggravata dalla finalità mafiosa. I fatti risalgono al 2010: gli inquirenti hanno scoperto che a pilotare gli appalti sarebbero stati l’ex sindaco di San Felice ed ex consigliere regionale della Campania, Pasquale De Lucia, con l’aiuto di altri dirigenti comunali, e Rita Nadia Di Giunta, ex presidente e a.d. della società “Terra di Lavoro” della Provincia di Caserta. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, Maurizio Noviello Clemente Crisci, Rosario Avenia e Rosa Nuzzo.

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