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Cronaca Casal di Principe

Il banchiere amico del boss si difende in tribunale: “Solo marketing bancario”

Attesa per la prossima udienza: Donadio prenderà la parola nell'aula bunker

Sarà il presunto boss Luciano Donadio l'ultimo imputato a sottoporsi all'esame del pm e dei suoi difensori nel processo per le infiltrazioni del clan dei Casalesi nell'area di Eraclea. Donadio, che ha ottenuto dai giudici il consenso a presentarsi in aula, sarà ascoltato nel corso dell'udienza all'aula bunker di Venezia in programma fra pochi giorni.

Nel corso dell'ultima udienza si è concluso l'esame del banchiere Denis Poles che ha continuato a difendersi smentendo punto per punto le imputazioni contestategli dai pm della Dda della Serenissima Terzo e Baccaglini. Sui suoi rapporti con Donadio, Poles ha evidenziato: “Fu solo marketing bancario”. Tra le smentite arrivate in aula dal banchiere quella relativa ad alcuni lavori ad un caminetto che avrebbe svolto presso la sua abitazione Nunzio Confuorto, ritenuto vicino a Donadio e già condannato in Appello nello stralcio in abbreviato. "Non ho un caminetto", ha replicato il funzionario di banca alla corte presieduta da Roberto Terzo.

Ora toccherà a Donadio poi man mano sfileranno i testimoni chiamati dalle difese, tra cui il figlio di Sandokan Nicola Schiavone, oggi collaboratore di giustizia. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Giuseppe Brollo, Giuseppe Stellato, Antonio Sforza, Emanuele Fragrasso, Porta, Stefania Pattarello.

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