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Cronaca Casal di Principe

I tentacoli dei Casalesi sull'Italia: infiltrazioni nell'economia di 8 regioni

Le cellule più attive tra Veneto, Toscana ed Emilia Romagna: qui il clan ripulisce i suoi soldi

Si registrano infiltrazioni del clan dei Casalesi in diverse regioni italiane, in particolare del tessuto economico. Emerge dalla relazione della Dia al Parlamento sulle organizzazioni criminali che fa riferimento al secondo semestre del 2020 (luglio-dicembre).

Segnalate infiltrazioni in Veneto, tra le province di Treviso e Venezia dove i Casalesi avrebbero anche esportato la modalità dell’agire mafioso, tipica della regione d’origine, per la consumazione di reati fine dell’associazione, quali l’usura, le estorsioni, le rapine, la ricettazione, il traffico di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, nonché il riciclaggio anche attraverso società e conti aperti all’estero. Il sodalizio, facendo leva sull’appartenenza al clan, riusciva ad ottenere da importanti società edili lavori in subappalto apparentemente legali. Funzionali all’infiltrazione della compagine nel tessuto economico sociale sono state le relazioni intessute con politici locali e appartenenti ad altre Istituzioni.

Il clan casertano risulta presente anche in Emilia Romagna: "Bologna, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna e Rimini sono le province ove maggiormente è stata rilevata l’influenza del cartello camorristico casertano che ha messo in campo, negli anni, proprie articolazioni operative chiamate a infiltrare il mercato immobiliare e il tessuto imprenditoriale, rivelandosi una minaccia per il comparto emiliano delle pubbliche commesse", si legge nel report della Dia. Si registrano presenza in Emilia Romagna anche dei Belforte.

Casalesi alla conquista anche della Toscana - in particolare in Versilia - dove i riscontri investigativi hanno fatto emergere forme di infiltrazioni "silenti" dell'economia, inquadrabili principalmente nel riciclaggio di denaro, ma anche in estorsioni e usura". Cellule del cartello criminale casertano si registrano anche in Abbruzzo, Molise, Liguria, Umbria e Lazio (con particolari riferimenti alle province di Roma, Latina e Frosinone).
 

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