Respinta la richiesta della Dda per “l’uomo dei Belforte”
Era stata chiesta una misura di sorveglianza, ma i giudici hanno detto no
Domenico Di Lillo resta un uomo libero a tutti gli effetti.
I giudici della sezione Misure di Prevenzione (presidente Urbano) hanno infatti respinto la richiesta della Direzione distrettuale antimafia nei confronti dell’uomo che, lo scorso anno, è stato scarcerato dopo aver scontato una pena ad 8 anni di carcere per associazione camorristica in quanto considerato vicino a Salvatore Belforte.
Dopo la sua uscita dal carcere, la Dda aveva chiesto l’applicazione per almeno 2 anni di una misura di prevenzione, che obbligasse l’uomo ad ulteriori restrizioni dopo la condanna. Ma i giudici hanno accolto la tesi dell’avvocato difensore Nicola Musone ed l’hanno negata. Di Lillo resta libero.