rotate-mobile
Cronaca Marcianise

L'inchiesta della Finanza: soldi incassati da 'insospettabili'. Sequestrati 240mila euro

La ricostruzione della Dda: la vittima intimidita "spendendo" il nome dei Belforte

Tre arresti (di cui due in carcere, uno ai domiciliari), altri 3 indagati a piede libero ed anche un sequestro di beni di 240mila euro. Sono i dettagli dell’operazione portata a compimento questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza di Marcianise che hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

I tre soggetti (l’imprenditore Paolo Siciliano, Gennaro e Giovanni Buonanno) sono stati ritenuti gravemente indiziati della commissione, a vario titolo, dei reati di usura, estorsione e impiego di proventi illeciti, anche mediante l’utilizzo del “metodo mafioso”.

Il provvedimento, come spiega una nota della Procura, compendia gli esiti di complesse indagini, svolte dalla Compagnia di Marcianise e coordinate dalla D.D.A. di Napoli, nel cui ambito è stato possibile ricostruire alcune condotte usuraie ed estorsive che gli indagati, in concorso con altri, avrebbero posto in essere ai danni di un imprenditore locale, facendo anche ricorso a forme di intimidazione basate sulla “spendita del nome” del noto clan camorristico dei “Belforte”.

La restituzione coattiva dei singoli prestiti sarebbe avvenuta attraverso l’emissione da parte dell’imprenditore di assegni “in bianco”, comprensivi della quota capitale e degli interessi (pari al 120% annuo), successivamente posti all’incasso da “insospettabili soggetti compiacenti” i quali, una volta prelevate le somme in contanti dai loro conto correnti, le consegnavano ai reali beneficiari.

Sono state ricostruite, inoltre, alcune operazioni che avrebbero consentito agli indagati di riciclare parte dei proventi illeciti maturati grazie al contributo di un imprenditore che, pur essendo a conoscenza della loro origine delittuosa, si sarebbe prestato ad utilizzare alcuni assegni oggetto di usura come mezzi di pagamento nella propria azienda.

Unitamente alla misura cautelare personale, la Guardia di Finanza ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo avente ad oggetto alcuni terreni e fabbricati per un totale di circa 240.000 euro, che si ritengono essere beni di valore equivalente rispetto ai presunti proventi illeciti maturati attraverso la percezione degli interessi usurai.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'inchiesta della Finanza: soldi incassati da 'insospettabili'. Sequestrati 240mila euro

CasertaNews è in caricamento