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Cronaca Parete

CAMORRA Soldi ai carcerati per evitare ‘pentimenti facili’

Il retroscena sull’arresto della moglie del boss. Si era allontanata dopo le manette al marito

Aveva lasciato la Campania dopo l’arresto del marito, trasferendosi a San Vittore del Lazio, in provincia di Frosinone. Da circa un anno si era allontanata dal territorio dove, secondo la Dda partenopea, il marito aveva messo in piedi un nuovo clan nato sui ‘resti’ del clan Bidognetti e denominato ‘Nuova camorra casalese’.

IN MANETTE LA MOGLIE DEL BOSS EMERGENTE

Ma la vita da donna libera di Franca Cotugno, 48 anni, originaria di Giugliano, si è fermata oggi quando alla porta della sua abitazione si sono presenti i carabinieri di Aversa, guidati dal tenente Flavio Annunziata, che, su mandato della Dda di Napoli, avevano l’ordine di arrestarla. Con un’accusa molto grave: quella di aver aiutato il marito Massimo Perrone a mantenere in piedi il clan appena organizzato per evitare che qualcuno degli indagati potesse decidere di pentirsi e fare i nomi degli altri appartenenti all’organizzazione criminale che aveva cercato di prendere il controllo su Parete, Casal di Principe, Mondragone e Giugliano.

Sarebbe stata lei, Franca Cotugno, a consegnare i soldi ai familiari dei detenuti che sarebbero dovuti servire sia alle persone in carcere che ai loro parenti all’esterno di andare avanti fino al loro ritorno a casa. Ora, però, i rubinetti potrebbero essersi chiusi definitivamente.

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