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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Piazza Vanvitelli

CAMORRA & APPALTI Mano pesante della Dda: ecco le richieste di condanna

L'ex senatore rischia 7 anni. Quindici anni per l'imprenditore Fontana

Una dura condanna è stata chiesa dal pubblico ministero della Dda nei confronti di Pino Fontana, l’imprenditore di Casapesenna ma trapiantato a Caserta, considerato l’anello di congiunzione tra il gruppo dei Casalesi facente capo a Michele Zagaria e la politica.

Il magistrato ha chiesto una condanna a 10 anni di carcere per l’imprenditore, mentre dieci anni sonno stati chiesti per Vincenzo Pellegrino di Villa di Briano; rischia 7 anni di carcere l’ex senatore dell’Udeur Tommaso Barbato, mentre per Orlando Fontana di San Cipriano sono stati chiesti sei anni. Quattro anni anche per il carabiniere Alessandro Cervizzi (che era in forza al comando provinciale di Caserta) mentre c’è una richiesta a due anni per Carmine Lauritano di Marcianise. Unica richiesta di assoluzione avanzata dal pm è stata quella nei confronti del finanziere Silvano Monaco, che era accusato di rivelazione di segreto d’ufficio.

L’ex senatore Tommaso Barbato è accusato di associazione mafiosa ed è ritenuto l'anello di congiunzione, insieme a Franco Zagaria, tra il clan Zagaria e gli imprenditori che vi gravitano attorno; per la Dda, l'ex senatore, quando era responsabile del settore idrico della Regione Campania, tra il 2001 e il 2005, avrebbe affidato gran parte dei lavori di manutenzione per milioni di euro a numerose ditte di Casapesenna, controllate da Michele Zagaria. Il processo andrà avanti nei prossimi giorni per le discussioni degli avvocati difensori.

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