Doppia assoluzione per l'ex gestore dell'impresa di smaltimento rifiuti Ludovico Ucciero, 76enne di Castel Volturno accusato di concorso esterno in associazione camorristica. È quanto stabilito dalla Quinta Sezione della Corte di Appello di Napoli presieduta dal giudice Andrea Rovida che ha confermato nei confronti di Ucciero difeso dall'avvocato Ferdinando Letizia la pronuncia assolutoria emessa nell'aprile 2013 dalla Prima Sezione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione collegiale presieduta dal giudice Orazio Rossi.

Il 76 enne castellano venne coinvolto nell'inchiesta dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Roma coordinata dalla Dda di Napoli sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi negli appalti pubblici in particolar modo per l'aggiudicazione di commesse e appalti per il servizio di smaltimento dei rifiuti e di espurgo. Secondo gli inquirenti Ucciero in qualità di gestore di diverse società con l'appoggio del clan dei Casalesi fazione Bidognetti si era aggiudicato dal 1997 al 2008 commesse e appalti per il servizio di espurgo degli scarichi fognari nel territorio di Castel Volturno, per il trasporto dei fanghi del depuratore dei Regi Lagni di Villa Literno, per il servizio di trasporto e smaltimento del percolato prodotto nella discarica Parco Saurino di Santa Maria La Fossa  nonché le commesse per il deposito dei r.s.u nel periodo dell'emergenza, per il posizionamento dei cassoni per la raccolta dei rifiuti nel comune di Mondragone.

Venne tratto in arresto nel mese di giugno 2011 e vennero poste sotto sequestro le 4 società a lui riconducibili nonché un ingente patrimonio costituito da beni mobili ed immobili per un totale di 50 milioni di euro. Nello specifico si trattava delle società Ecologia Euroambiente Snc, Universitas Srl, Naturambiente Srl, Geomambiente Srl ed il patrimonio costituito da 35 immobili e terreni, 65 auto, autocarri e motocicli, 20 conti correnti. Tutto quanto all'epoca venne posto sotto sequestro è stato dissequestrato.