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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Malore dopo 10 giorni di sciopero della fame, Fabbris ricoverato in ospedale

Il crollo in mattinata per il leader del coordinamento per la tutela delle bufale. Idratato con una flebo

Un crollo fisico dopo 10 giorni di sciopero della fame a tutela delle bufale. Gianni Fabbris, portavoce del  coordinamento unitario in difesa della bufala, è in ospedale in seguito ad un malore accusato in mattinata. A renderlo noto è lo stesso coordinamento. 

Sono stati gli altri componenti del coordinamento ad allertare il 118 che ha proceduto a trasportare Fabbris al nosocomio più vicino dove gli è stata somministrata una flebo per idratarlo. Effettuati anche i prelievi per le analisi. Poi di dovrebbe procedere con il ricovero. 

Il nuovo sciopero della fame indetto dal Coordinamento unitario è arrivato dopo i ricorsi al tar contro il Piano della Regione Campania per l'eradicazione della brucellosi. Il "nostro obiettivo - aveva spiegato Fabbris prima dell'inizio dello sciopero della fame - è riportare a serenità il rapporto fra istituzioni e allevatori ricostruendo un clima di fiducia e collaborazione venuto meno. Perché questo sia possibile occorre aprire un confronto vero e non quella pantomima che la Regione sta mettendo in scena chiamandola "comitato per la trasparenza". La fiducia si ricostruisce con la trasparenza e la responsabilità e riconoscendo che il vecchio piano ha fallito e il nuovo non può essere in continuità. Noi abbiamo responsabilmente e senza equivoci messo in campo le proposte di soluzione. Stiamo ancora attendendo le risposte".

“Se fino a ieri l’assessore Caputo derubricava la protesta degli allevatori al malumore di ‘pochi’, adesso addirittura si spinge fino al punto di mettere nero su bianco la presenza di infiltrazioni camorristiche tra gli allevatori. Verrebbe da dire: fin dove si è disposti ad arrivare pur di evitare di certificare la propria incapacità nel trovare una soluzione valida all’emergenza brucellosi!”. Così il capogruppo Lega in Consiglio regionale della Campania, Gianpiero Zinzi, facendo riferimento a un passaggio contenuto nell’ultima delibera regionale con la quale si prevede la nomina di un commissario straordinario. Nel testo è inserita la motivazione secondo la quale il ricorso a questa figura si rende necessario per “criticità legate al difficile contesto ambientale e territoriale oggetto di intervento, in molti casi interessato da infiltrazioni e azioni della criminalità organizzata. La nomina di un commissario straordinario – spiega Zinzi - risponde alle nostre richieste avanzate dinanzi al certificato fallimento della Giunta nell’affrontare l’emergenza attraverso la redazione di un piano inefficace. Quelle contenute nella delibera sono dichiarazioni gravi che rappresentano un’offesa per quegli onesti allevatori che in questi anni hanno perso tutto o che stanno lottando per difendere il futuro dei propri figli”.

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