rotate-mobile
Cronaca San Cipriano d'Aversa

Il boss scrive alla figlia: la lettera bloccata in carcere

Il Tribunale di Sorveglianza ha trattenuto la missiva per diversi riferimenti "oscuri"

C' anche il riferimento ad una maga chiromante tra i passaggi che hanno insospettito gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Ancona che hanno bloccato una lettera di Antonio Basco, esponente di spicco del clan dei Casalesi, indirizzata alla figlia. 

Il trattenimento della missiva, disposto dal Magistrato di Sorveglianza di Macerata, era dipeso da "frasi oscure e apparentemente prive di senso logico". Diversi gli strani riferimenti su cui l'amministrazione penitenziaria ha acceso i riflettori tra cui quello ad una presunta maga chiromante ma anche "espressioni ambigue unite all'invito a riportare saluti oltre che esortazioni ai familiari ad intraprendere determinate attività". Circostanze che il Tribunale di Sorveglianza valutato anche in considerazione del ruolo di Basco all'interno clan dei Casalesi ed alla possibilità che tali passaggi, contenuti nella missiva, potessero riferirsi ad un tentativo di "spendere ancora la sua autorità criminale". 

Per questo la lettera è stata trattenuta con Basco che ha fatto ricorso in Cassazione. I giudici della Suprema Corte, essendo l'istanza proposta dal diretto interessato senza l'intermediazione di un avvocato, hanno respinto il ricorso confermand, quindi, la decisione del giudice di Sorveglianza. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il boss scrive alla figlia: la lettera bloccata in carcere

CasertaNews è in caricamento