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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Prisco

Mega discarica abusiva sulle condutture dell'acqua: bonifica super veloce in appena 8 giorni

L'area scoperta dai finanzieri a pochi metri dallo stadio: raccolta 120 tonnellate di rifiuti

Sequestrata e bonificata in appena 8 giorni. E' quanto accaduto ad un'area di circa 2500 metri quadrati a San Prisco che il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva sequestrato: la stessa era ubicata nei pressi dello stadio comunale e del mercato, appena fuori dal centro abitato.

Nel tempo si erano accumulati ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi (lastre di amianto frantumate, guaine bituminose, pneumatici, barattoli di vernice, elettrodomestici e materiali di risulta provenienti da attività di costruzione e demolizione, ecc.) illecitamente sversati ad opera di ignoti.

A seguito del sequestro, è stata avviata presso gli Enti preposti la procedura amministrativa finalizzata ottenere dalla proprietà del suolo la bonifica dell'intera area, tenuto conto che i materiali ivi depositati, con il passare del tempo e l'esposizione agli agenti atmosferici, avrebbero potuto provocare gravi danni all'ecosistema circostante, con conseguente pericolo di inquinamento irreversibile del suolo e delle falde acquifere.

Mega discarica abusiva a San Prisco

In effetti, già dai primi accertamenti effettuati a seguito del sequestro, era emerso che a soli due metri di profondità rispetto al terreno interessato si trovano le condutture dell'acquedotto della Campania Occidentale, ovvero della rete idrica servente la Città di Napoli, la relativa area metropolitana nonché gran parte dei comuni della stessa provincia di Napoli e di quella di Caserta.

Le complesse operazioni di rimozione dei rifiuti, condotte da una ditta specializzata sulla base di un preciso e vincolante progetto esecutivo approvato dall'Asl, hanno consentito di smaltire complessivamente circa 120 tonnellate di rifiuti (di cui oltre 60 rappresentati da amianto e composti di amianto), gran parte dei quali risultavano interrati.

Le operazioni si sono svolte sotto il controllo costante dei finanzieri della Compagnia di Caserta i quali hanno, fra l'altro, verificato la regolare esecuzione delle previste attività di scarificazione e caratterizzazione del suolo, necessarie per accertare eventuali contaminazioni delle matrici ambientali.

“La positiva conclusione dell'articolato iter giudiziario e amministrativo - spiega il capo della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone - rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra l'azione repressiva condotta dalla magistratura e dalle forze di polizia per contrastare il grave e diffuso fenomeno dell'abbandono illecito di rifiuti e la conseguente attività amministrativa finalizzata alla bonifica e al ripristino delle aree interessate, con conseguenti tangibili benefici sia per l'ambiente che per la salute della collettività.

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