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Cronaca

Biodigestore, si prepara la battaglia. “E’ una scelta folle”

L'ex candidato sindaco: "40mila tonnellate di rifiuti trattate a un km dalla Reggia"

E’ sempre il biodigestore ad attirare le attenzioni in questi giorni festivi. Dopo la durissima presa di posizione della senatrice Pd Lucia Esposito che ha addirittura accusato il sindaco Pd di Caserta Carlo Marino di volersi ‘vendicare’ della sconfitta alle elezioni provinciali, arriva anche la dura presa di posizione dell’ex candidato sindaco di Speranza per Caserta Francesco Apperti.

“Sono state fatte marce di protesta, appelli, consigli comunali congiunti dei comuni limitrofi in cui tutti hanno espresso forti preoccupazioni ed assoluta contrarietà a questa localizzazione (quella in via Ponteselice, a poco meno di un km in linea d’area dalla Reggia e vicina alle abitazioni, ndr). Esiste un organo, chiamato EdA (Ente d’Ambito) che avrebbe tra le sue funzioni quella di valutare, a livello provinciale, tipologia dimensioni ed ubicazione degli impianti di smaltimento rifiuti. Lo statuto è approvato da un anno, ma no c’è nessuna traccia di attività. 

La Regione - commenta il consigliere comunale di opposizione su Facebook - “si fruscia” pubblicizzando le ‘compostiere di comunità’, micro impianti da 80-120 tonnellate l’anno (500 volte in meno del digestiore che vogliono fare a Ponteselice). Sarebbe un’ottima soluzione per distribuire il peso dello smaltimento dell’umido sul territorio, abbattendo anche i costi della raccolta porta a porta. Quante ne ha chieste Caserta? Quattro. Porteremo virtuosamente 400 tonnellate all’anno di umido in questi “cascioni”, mentre da tutta la provincia ce ne arriveranno 40mila all’anno a meno di un km dalla Reggia e dalle abitazioni del quartiere Acquaviva. Vorrebbero farci credere che è una decisione saggia e condivisa con la Regione: è una decisione folle e che fa comodo alla Regione. Prepariamoci: ci sarà da battagliare”.

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