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Cronaca Cesa

Gli ‘indipendenti’ salvano Guida sul bilancio

I consiglieri di Centro Democratico votano con la maggioranza

Si è tenuto nella serata di ieri il consiglio comunale di Cesa che aveva come principale punto all’ordine del giorno quello riguardante il Bilancio di Previsione. Si trattava di una Assise molto delicata anche perché bisognava capire la ‘forza’ della maggioranza guidata dal sindaco Enzo Guida.

Anche questa volta il primo cittadino ha saputo ‘aggregare’ riuscendo a far votare il documento finanziario anche ai due consiglieri, Luigi De Angelis e Filomena Di Santo, che si erano dichiarati indipendenti col gruppo ‘Centro Democratico’ che fa capo al consigliere regionale Zannini.

A votare il Bilancio anche tutti i consiglieri comunali di ‘Primavera Cesana’ e cioè Mimmo Mangiacapra, Antimo Dell’Omo, Giusy Guarino, Alfonso Marrandino, Antonio Esposito e Nicola Autiero che “hanno votato un documento che consentirà di avere soldi per le scuole, soldi per sgravi per le famiglie bisognose, riduzione delle tasse per gli indigenti, riduzione della tassa rifiuti per i commercianti, fondi per realizzare la copertura nel cimitero. Numeri alla mano, delibere alla mano, con atti concreti abbiamo dimostrato che le proposte si sono tradotte in fatti”, ha detto il capo dell’esecutivo Enzo Guida.

Sul Bilancio c’è stata la dura presa di posizione del Movimento Cinque Stelle che ha sottolineato “l’assenza di qualsiasi stanziamento per i giovani, reti Wi-fi già approvata in assise, valorizzazione forum, consiglio comunale dei ragazzi, associazionismo, poco e nulla per i commercianti, fondi per il programma di tutela, valorizzazione e recupero ambientale. Ormai vi è la certezza di un’assoluta mancanza di programmazione e pianificazione politica del paese. Il risultato di Guida e dei suoi, per ora, risulta non pervenuto”.

Al bilancio è arrivato il voto contrario anche del gruppo di Cesa C'è rappresentato da Ernesto Ferrante, che ha dichiarato: "Un Bilancio deficitario, a nostro avviso, con interventi stretti e ridotti in materia di Tari e di canoni idrici e poche centinaia di euro previste per Commercio, politiche giovanili, politiche per il lavoro e la formazione professionale, sport e tempo libero, tutela, valorizzazione e recupero ambientale. Appena 3mila euro per la Protezione civile, pochi fondi per le attività culturali ed interventi per la disabilità. Pochi i proventi derivanti da attività di controllo e repressione illeciti e costi alti degli organi istituzionali (il costo dell'amministrazione). Il cambio di passo più volte annunciato non c'è stato. Per Cesa C'è è un bilancio ancora meno incisivo dei precedenti. Le due assunzioni annunciate, è giusto dirlo per chiarezza verso i cittadini, sono dovute allo sblocco del turn over e non sono legate ad attività di questa amministrazione o a specifiche misure adottate".

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