rotate-mobile
Cronaca Marcianise

Mozzarella alla soda caustica, la decisione della Cassazione sui fratelli Bellopede

La Procura aveva fatto ricorso per richiedere gli arresti domiciliari per i 2 imprenditori

La prima sezione della Suprema Corte di Cassazione salva dal nuovo arresto i fratelli Luca e Salvatore Bellopede perché “non potevano sapere” della contraffazione e adulterazione delle mozzarelle vendute dal loro caseificio. È quanto si legge infatti tra le motivazioni depositate dai giudici nel respingere il ricorso presentato dalla Procura, che si opponeva all’ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli dello scorso mese di marzo, che aveva annullato il provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con il quale i Bellopede erano finiti ai domiciliari per l’inchiesta sulla mozzarella adulterata con la soda.

I due fratelli vennero arrestati nel febbraio del 2017 per aver, secondo l’accusa, posto in commercio prodotti caseari destinati all’alimentazione, realizzati con latte crudo che era stato da altri adulterato attraverso l’aggiunta di un additivo non autorizzato (soda caustica) e per aver posto in commercio prodotti caseari destinati all’alimentazione, pericolosi alla salute pubblica perché provenienti da allevamenti non ufficialmente indenni da tubercolosi.

Secondo i giudici della Cassazione non vi è però una gravità indiziaria per disporre nuovamente gli arresti domiciliari: per gli ermellini emerge infatti la sostanziale differenza tra un’opera diretta di corruzione o adulterazione delle sostanze alimentari destinate all'alimentazione o al commercio rispetto alla detenzione per il commercio o alla distribuzione per il consumo di sostanze che siano state contraffatte o adulterate da altri.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mozzarella alla soda caustica, la decisione della Cassazione sui fratelli Bellopede

CasertaNews è in caricamento