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Cronaca San Cipriano d'Aversa

Barista aggredita, i nipoti del boss si difendono davanti al giudice

Secondo Alessio e Vincenzo De Falco a causare la lite la scortesia della lavoratrice. L'avvocato annuncia ricorso al Riesame

Si sono difesi dalle accuse Alessio e Vincenzo De Falco, gemelli e nipoti del boss dei Casalesi, accusati di aver aggredito una barista del "Gran Vesuvio Cafè" di San Cipriano d'Aversa. 

I due fratelli, difesi dall'avvocato Mirella Baldascino, finiti ai domiciliari, si sono presentati ieri mattina dinanzi al magistrato del tribunale di Napoli Nord Paone per l'interrogatorio di garanzia. I gemelli hanno respinto le accuse mosse dalla Procura di Napoli Nord ribadendo di aver pagato le birre. A scatenare la loro ira l'atteggiamento "scortese" della barista che avrebbe addirittura, secondo la loro versione dei fatti, tentato di lanciare uno straccio in faccia ad uno dei due. Di lì la lite. 

Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri, però, il litigio sarebbe stato provocato dal fatto che i due fratelli non volessero saldare il conto. L'avvocato Baldascino, all'esito dell'interrogatorio, ha annunciato una prossima istanza al Tribunale del Riesame.  

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