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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La Procura vuole di nuovo il sequestro di tavoli e sedie fuori ai bar di Caserta

Sono 23 le persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui due dirigenti del Comune

E’ saltata nei giorni scorsi per difetto di notifica l’udienza fissata in seguito al ricorso della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per ottenere nuovamente il sequestro di gazebo, tavolini e sedie davanti ai bar del centro storico di Caserta. Il pubblico ministero Valentino Battiloro, infatti, non si è arresto dopo la decisione del gip Sergio Enea di non convalidare il sequestro d’urgenza disposto dalla Procura.

Ad oggi risultano 23 persone iscritte nel registro degli indagati. Tra loro ci sono i dirigenti del Comune di Caserta Gianni Natale e Marcello Iovino insieme coi rappresentanti legali ed amministratori dei locali: Carmela Musto, 60 anni di Caserta; Maddalena Argenziano, 43 anni di Macerata; Giuseppe De Luca, 46 anni di Marcon (Venezia); Gianluca Vitiello, 38 anni di Caserta; Giuseppe Sibilla, 38 anni di Caserta; Francesco Cimmino, 36 anni di Caserta; Alfonso Bruno, 52 anni di Caserta; Fabio Biondi, 32 anni di Napoli; Antonio De Lucia, 35 anni di Caserta; Roberto Spina, 49 anni di Macerata; Gennaro Capasso, 49 anni di Caivano; Luigi Bernardo, 43 anni di Casagiove; Elisabetta Petti, 42 anni di Sant’Agata de’ Goti; Alfonso Focaccio, 58 anni di Napoli; Alfonso Storace, 41 anni di San Nicola la Strada; Antonino Toraldo, 54 anni di Crispano; Magdalena Antonucci, 24 anni di Caserta; Michele Marzano, 41 anni di Caserta; Maria Grazia Valentino, 50 anni di San Prisco.

Le indagini hanno riguardato tutti i locali del centro del Capoluogo: è emerso che i gestori avevano chiesto ed ottenuto l’autorizzazione del Comune per poter installare gazebo, tavolini e sedie fuori le proprie attività commerciali, pagando anche la Tosap, ma l’Ente ha ‘dimenticato’ chiedere i permessi alla Soprintendenza. Per questo motivo è stata aperta un’inchiesta che ha portato al maxi sequestro, con (quasi) tutti i locali del centro storico del Capoluogo di Terra di Lavoro che si sono visti notificare il decreto del pubblico ministero.

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