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Cronaca

Bancarotta del bar Contemporaneo, la curatrice sul banco dei testimoni

Ricostruito in aula il patrimonio della società dopo il crack da mezzo milione

La curatrice Di Dona testimone al processo per la bancarotta fraudolenta del bar Contemporaneo di via Mazzini. E' quanto accaduto al tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel corso dell'udienza celebrata dinanzi al giudice Meccariello.
Nel corso dell'udienza la curatrice fallimentare ha ricostruito il patrimonio della società. Il processo è stato poi rinviato per il prosieguo alla fine di gennaio. 

Il processo trae origine da un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza nel 2013 e riguardante la distrazione di somme di denaro dal Contemporaneo in favore di aziende di cui erano titolari gli stessi indagati. Tra i coinvolti nell'inchiesta ci sono anche funzionari di banca i quali, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbero registrato alcune operazioni nonostante fossero a conoscenza della decozione della Contemporaneo srl. Secondo gli inquirenti la distrazione di beni riguarda un importo di 500mila euro. 

Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Romolo Vignola e Bernardino Lombardi. 
 

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