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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Capua

Bimbo muore, il pm: "Il pediatra è colpevole"

Per la parte civile "il piccolo Domenico è morto per la scelleratezza e superficialità del medico"

Un anno e quattro mesi di reclusione. E' stata questa la pena invocata dal pubblico ministero a carico del pediatra Ciro Prezioso per la morte del piccolo Domenico Guarino, il bambino di Capua morto a soli 8 anni per una polmonite nel gennaio del 2013.

La requisitoria è stata pronunciata stamattina dinanzi al giudice Meccariello presso la sede distaccata di Caserta del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il pm nel corso della sua breve discussione ha ribadito come "il comportamento del medico sia sfociato nell'imperizia" e che sarebbe stato necessario "un intervento più sollecito" da parte del professionista. Il pm, infine, ha richiesto la concessione delle attenuanti generiche.

Di ben altro tenore la discussione dell'avvocato di parte civile Letizia Di Rubbo, che rappresenta i genitori del piccolo Domenico. Il legale ha ripercorso l'intera vicenda sottolineando come da parte del medico Prezioso ci sia stata "scelleratezza e superficialità". "E' mancato un approfondimento diagnostico - ha spiegato - Ha rilevato un sintomo e lo ha trasformato in diagnosi facendo da eco al paziente e andando contro il suo agire di medico".

Il legale ha passato al setaccio i certificati nei quali "manca l'anamnesi ma si indica solo genericamente tosse". Una certificazione che ad avviso dell'avvocato Di Rubbo "dimostra che il bambino non è stato visitato. Anche il peso del paziente è errato". Una condotta "colposa ed omissiva perché non ha visitato il paziente".

Infine l'avvocato di parte civile ha discusso sulle versioni discordanti tra la madre del bambino ed il medico. In particolare la donna riferisce che il medico avrebbe visitato il piccolo Domenico solo il 28 gennaio 2013, il giorno prima della morte, mentre il medico riferisce di una visita del 16 gennaio. "Per stessa ammissione del medico - ha spiegato Di Rubbo - il bambino era seguito bene, siamo davanti ad una madre attenta e scrupolosa. La donna, inoltre, ha seguito le prescrizioni terapeutiche date dal medico somministrando codeina. Si tratta di un oppiaceo e che è vietato per i bambini secondo la letteratura scientifica e che comunque andrebbe dosato in base al peso che non è stato misurato".

Infine la visita del 28 gennaio 2013 quando Prezioso a va casa di Domenico Guarino ma per visitare un cuginetto. Poi su insistenza dei genitori di Domenico Guarino avrebbe dato uno sguardo anche al piccolo. "Il quadro sintomatologico non era affatto muto bensì la visita fatta non può definirsi tale". In conclusione l'avvocato Di Rubbo si è associata alle richieste della Procura invocando anche il risarcimento dei danni e la condanna alll'indennizzo anche per l'Asl, chiamata in causa come responsabile civile e rappresentata dall'avvocato Angelo Trombetti. Il processo è stato dunque rinviato alla fine di aprile per le discussioni del responsabile civile e dell'avvocato difensore di Prezioso Umberto Pappadia.

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