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Cronaca San Marco Evangelista

Uccisi e tombati nella villa: chiesta nuova perizia per il ristoratore-killer

Dopo le feste si torna in aula per la decisione della Corte d’Appello

Uccisi e tombati nella villa: chiesta una nuova perizia per il ristoratore.

La Corte d’Appello di Catania, dopo le feste natalizie, scioglierà le riserve sulla richiesta avanzata dall’avvocato di Giampiero Riccioli, il ristoratore siciliano accusato di aver ucciso e fatto scomparire Alessandro Sabatino, 40 anni di San Marcellino, e Luigi Cerreto, 23 anni di San Marco Evangelista, che svolgevano il compito di badanti del padre del killer.

La difesa dell'imputato ha chiesto la rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale con la nomina di un perito che accerti la capacità in capo a Riccioli all'epoca dei fatti. In primo grado, il ristoratore è stato condannato all’ergastolo nonostante la scelta del rito abbreviato.

Dei due badanti si persero le tracce nel maggio del 2014 ma il loro corpo venne rinvenuto solo nel febbraio 2021 nella villa di Riccioli, figlio dell'anziano che i due assistevano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Alessandro e Luigi vennero legati con delle fascette, fatti inginocchiare e sparati in testa. Una vera e propria esecuzione.

Dopo il delitto i due vennero sepolti nel giardino della villa - in contrada Tivoli, vicino Siracusa - in un punto su cui poi venne realizzato un barbecue in muratura. Secondo la Procura, i due badanti avevano denunciato i maltrattamenti del figlio nei confronti del padre. Questo provocò forti dissapori che per gli inquirenti sarebbero il movente del delitto.

I familiari delle vittime si sono costituiti parte civile con gli avvocati Natalino Giannotti e Ciro Paolo Ascione (per i familiari di Cerreto) e Vincenzo Guida e Sabrina Girotti (per i familiari di Sabatino).

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