Badanti scomparsi, la testimonianza in tv: "Il loro datore di lavoro ha cercato di uccidermi"
Parla a 'Chi l'ha visto?' un benzinaio avvelenato da Riccioli
La trasmissione ‘Chi l'ha visto?’ è tornata, nella puntata di mercoledì, ad occuparsi del caso di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, i due badanti di San Marcellino e San Marco Evangelista scomparsi tre anni fa a Siracusa, in Sicilia, dove si trovavano per lavoro.
La procura a novembre aveva chiesto l’archiviazione per Giampiero Riccioli, uno dei figli dell’anziano, indagato per duplice omicidio aggravato, ma i familiari dei due casertani chiedono nuove indagini e la trasmissione Rai ha mandato in onda un servizio che riporta il caso al centro dell’attenzione.
È stato infatti intervistato Paolo Poddine, gestore di un distributore di benzina che era rimasto avvelenato da un caffè che gli sarebbe stato portato proprio da Gianpiero Riccioli, il figlio dell'anziano che i due badanti casertani accudivano. “Ha tentato di uccidermi”, ha detto davanti alle telecamere l’uomo, a cui Riccioli aveva lasciato un cognome falso e un numero di telefono non attivo.
La situazione personale di Giampiero Riccioli pone inoltre diversi interrogativi: il datore di lavoro dei due badanti casertani è stato infatti denunciato dalla guardia di finanza per furto di energia elettrica, si era infatti collegato alla rete pubblica per illuminare la sua villa. L’ex moglie, che vive con i figli proprio nella casa da cui sono scomparsi Alessandro e Luigi, lo aveva denunciato in passato per maltrattamenti e minacce di morte.
Le famiglie dei due badanti casertani sperano che le indagini vadano avanti e che sia fatta giustizia.