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Cronaca San Marco Evangelista

Badanti giustiziati, il ristoratore killer non è pazzo: "Simulava disturbi"

Riccioli formalizza la richiesta di rito abbreviato dopo la perizia dello psichiatra

Giampiero Riccioli - il ristoratore accusato dell'omicidio dei due badanti Alessandro Sabatino, 40 anni di San Marcellino, e Luigi Cerreto, 23 anni di San Marco Evangelista - è capace di intendere e volere e quindi di stare in giudizio. Per il consulente nominato dal gup Andrea Migneco del tribunale di Siracusa, inoltre, lo stato psicologico in cui si trova il ristoratore non sarebbe incompatibile con il regime carcerario al quale è sottoposto.

Una conclusione categorica quella a cui è giunto il professor Eugenio Aguglia per il quale Riccioli "simulava di stare male". Smontata, dunque, la tesi dei difensori dell'imputato che avevano chiesto di verificare la tenuta mentale del loro assistito dopo le conclusioni cui era giunto un perito di parte che aveva evidenziato "l'incapacità" ad affrontare il processo. Ed invece il processo va avanti.

Nel corso dell'udienza la difesa di Riccioli, all'esito della nuova perizia, ha formalizzato la richiesta di rito abbreviato. Si torna in aula a fine dicembre quando prenderanno la parola il pm Cantone e gli avvocati di parte civile - Natalino Giannotti e Ciro Paolo Ascione (per i familiari di Cerreto), Vincenzo Guida e Sabrina Girotti (per i familiari di Sabatino) oltre al legale dell'associazione Penelope che pure si è costituita in giudizio. Poi toccherà ai difensori di Riccioli. 

Dei due badanti si persero le tracce nel maggio del 2014 ma il loro corpo venne rinvenuto solo nel febbraio 2021 nella villa di Riccioli, figlio dell'anziano che i due assistevano, in contrada Tivoli, ad una decina di chilometri da Siracusa. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Alessandro e Luigi vennero legati con delle fascette, fatti inginocchiare e sparati in testa. Una vera e propria esecuzione.

Dopo il delitto vennero sepolti nel giardino della villa in un punto su cui poi venne realizzato un barbecue in muratura. Secondo la Procura, i due badanti avevano denunciato i maltrattamenti del figlio nei confronti del padre. Questo provocò forti dissapori che per gli inquirenti sarebbero il movente del delitto. 


 

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