rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Non ci fu nessun bacio", la Procura scagiona don Biagio

Il parroco indagato per una presunta relazione con una ragazzina. "Finisce un calvario durato un anno"

"Ho letto con dispiacere, su diverse testate giornalistiche, che sebbene siano stati archiviati – cioè mi è stato spiegato “non meritevole di sostenere l’accusa in giudizio” - gli addebiti mossi nei miei riguardi, mi trovo - ahimè - costretto, dopo un anno di calvario , ad affrontare nuovamente la vicenda". Inizia così la lettera di Don Biagio Saiano, inviata a Casertanews, scagionato dall'accusa di aver intrattenuto una relazione sentimentale, corredata di baci, con una ragazzina tredicenne, all'epoca dei fatti.

"Mi dispiace - presegue il parroco di Tuoro - occupare spazio dedicato a notizie di sicuro rilievo, ma con la ritrovata serenità e forte dell’entusiasmo del mio ministero sacerdotale, condivido queste riflessioni, scevre da qualsivoglia intenzione polemica nei confronti di chi abbia riportato notizie destituite di fondamento. Senza indugiare in valutazioni di carattere giuridico, che non mi appartengono, vorrei solo segnalare che in nessuno, nessuno dei provvedimenti giudiziari che hanno interessato la mia persona si fa riferimento ad un presunto bacio. Come potrà agevolmente evincere dalla lettura della richiesta di archiviazione (pedissequamente richiamata nell’ordinanza del gip) “dal compendio investigativo non emergono elementi significativi volti ad acclarare l’intimità necessaria affinchè possa ritenersi integrata la sopra citata ipotesi di reato. In effetti, le numerosi dichiarazioni rese da persone informate sui fatti , il racconto della stessa (evito di indicare il nome della minore), nonché l’infruttuoso esito della disposta attività di intercettazione di urgenza, scagionano da ogni sospetto l’indagato, ricostruendo tra questi e la famiglia della minore in termini amicali e di sostegno disinteressato".

Ancora, “alla stessa conclusione si perviene attraverso le dichiarazioni rese dalla diretta interessata, la quale, in presenza dell’esperta in psicologia nominata dalla scrivente ai sensi dell’art. 351 co. 1 ter c.p.p., ha più volte negato qualsivoglia episodio afferente approcci o situazioni di intimità avanzate dall’indagato, premurandosi di precisare che il loro era un semplice e cordiale rapporto di amicizia maturato in seguito alle attenzioni con cui il sacerdote si era mostrato sensibile alle esigenze della sua famiglia ”.

Dispiace apprendere che dei professionisti si siano affidati ad una fonte – forse la stessa che ha inteso creare l’intera macchinazione ai miei danni ( movente peraltro affrontato dalla stessa Procura nella richiesta di archiviazione richiamata) – senza verificare la fondatezza di quanto alla stampa divulgato". Don Biagio si riferisce alle accuse mosse contro di lui da parte del padre della minorenne. Un'accusa che “oltre a difettare, quindi, una condotta utile a cagionare il danno che i precetti tendono a scongiurare, occorre precisare che gli eventi raccontati dal querelante siano successivi ad una serie di discussioni maturate con l’indagato, prolifiche di un probabile malcontento tra i due; ciò induce a ritenere che la conflittualità tra gli interessati, nonché l’inserimento in detta dinamica della minore – escluso e appurato qualsivoglia coinvolgimento sessuale della minore – siano da ricondurre ad ostilità interpersonali che appaiono prive di qualunque valenza penale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Non ci fu nessun bacio", la Procura scagiona don Biagio

CasertaNews è in caricamento