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Cronaca

Ragazzini picchiati per noia dalla baby gang: 3 nel mirino della Procura dei Minori

Si allarga l'indagine della polizia sull'escalation di violenza all'ombra della Reggia. Pestaggi senza un motivo

"Che facciamo stasera?" "Pestiamo qualcuno". Agisce così la baby gang su cui ha concentrato le indagini la Terza Sezione della Squadra Mobile della Questura di Caserta per alcuni episodi di violenza che avvengono oramai sistematicamente nel Capoluogo. Le indagini dei poliziotti si sono indirizzate ad una rissa con relativo pestaggio consumatosi il 21 giugno scorso in piazza Carlo di Borbone, proprio davanti alla Reggia, e proseguito su corso Trieste, in prossimità di un noto bar dove due ragazzini di soli 12 anni vennero brutalmente picchiati dal branco riportando ferite con prognosi di 10 giorni.

Tre sono gli indagati su cui si è aperto un procedimento penale presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli a firma del pubblico ministero Claudia De Luca per lesioni aggravate. Si tratta di tre dodicenni tutti casertani residenti sia nei quartieri più sensibili del Capoluogo che in quelli più in voga. I tre baby aggressori sono stati riconosciuti dalle due vittime del pestaggio anche loro casertane ed anche mediante l'ausilio di fotogrammi estrapolati da circuiti di videosorveglianza privati  e di alcuni esercizi commerciali. L'attività investigativa degli inquirenti però potrebbe portare all'individuazione degli ulteriori componenti della baby gang.

Dagli interrogatori resi dagli autori degli episodi di violenza resi nelle sale della Questura casertana è emerso un spaccato inquietante come quello della sistematicità delle azioni delittuose compiute perlopiù per noia. La baby gang individua i coetanei più pacati, si avvicina a loro spesso in compagnia delle proprie fidanzatine e per un pretesto qualsiasi inizia la discussione che spesso degenera in lesioni come quelle riportate dai due dodicenni il 21 giugno che sono stati colpiti ripetutamente con schiaffi, calci, pugni ed in particolare anche dopo che uno dei due era a terra a seguito di una spinta veniva ripetutamente preso a calci dal branco riportando ferite giudicate guaribili in 10 giorni. Tra i difensori degli indagati è impegnato l'avvocato Achille D'Angerio. 

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