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Cronaca Castel Volturno

Insulti e sputi alla compagna, ma il giudice lo assolve perché manca un elemento

La sentenza del giudice al termine del processo

Manca la reiterazione nei maltrattamenti ed il giudice lo assolve perché il fatto non sussiste. È quanto disposto dalla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione collegiale presieduta dal giudice Giovanni Caparco nei confronti di E.A., 42enne ghanese residente a Castel Volturno, imputato di maltrattamenti aggravanti e nei confronti dell'ex compagna 57enne di Castel Volturno.

Per la Procura sammaritana il 42enne ghanese, difeso dall'avvocato Achille D’Angerio, fino al marzo 2021 si sarebbe reso responsabile di episodi di violenza nei confronti dell'ex compagna. L'avrebbe colpita con pugni e schiaffi in più parti del corpo, l'avrebbe insultata, mortificata, sputata addosso o colpita con vari suppellettili in casa. Nonostante però l'esistenza di due referti medici della donna non è emersa dall'istruttoria la reiteratezza degli episodi di violenza né lo stato di soggezione psicologica della vittima. Elementi che hanno fatto propendere il collegio per l'assoluzione di E.A. dal reato contestatogli perché il fatto non sussiste.

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